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Bruxismo e Osteopatia

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Bruxismo e Osteopatia

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Bruxismo : le cause

Il Bruxismo è un disturbo che colpisce una grande maggioranza della popolazione e il dolore temporo mandibolare associato è un fattore critico per i pazienti in quanto riduce il senso generale di benessere.

Questa problematica sembra essere regolata principalmente da fattori psicologici e fisiopatologici.

Vediamo quali sono:

Fattori psicosociali come eventi della vita stressanti, disturbi emotivi, disagio psicologico e disturbi psichiatrici (ipervigilanza, depressione, ansia, disturbo da stress post-traumatico e nevrosi) contribuiscono all’eccitazione del sistema nervoso centrale. Questo a sua volta porta a un’eccessiva attività muscolare masticatoria.

Normalmente I muscoli masticatori dovrebbero essere attivi solo durante la masticazione e la deglutizione. Tuttavia questa attività può aumentare in modo considerevole a causa di una maggiore attività del sistema nervoso centrale innescata da stimoli eccessivi forniti al corpo.

Quando l’attività masticatoria compare durante il sonno si parla di bruxismo del sonno, quando compare durante la veglia si parla di bruxismo della veglia.

L’attività muscolare funzionale legata alla deglutizione e masticazione normalmente dura meno di 20 min al giorno e la forza media del morso è di 30,16 kg per ogni deglutizione e 26,63 kg per ogni masticazione, per un totale di 7801 kg/s al giorno.
Al contrario, la forza media del morso di chi soffre di Bruxismo è di 54,43 kg (alcuni pazienti producono fino a 113 kg), per un totale di 26.126 kg/s al giorno.

Bruxismo: le conseguenze

Questo sovraccarico può portare a diverse conseguenze:

– superfici dentali appiattite/scheggiate e microfratture dello smalto dei denti

– recessione gengivale, perdita dei denti, ipersensibilità dei denti al caldo/freddo/dolce

– mordersi la lingua

– ronzio delle orecchie

– mal di testa

– dolore al collo

– click/rigidità/dolore alle articolazioni temporo-mandibolari (ATM)

– apertura ridotta, difficoltà a masticare

– muscoli della mascella indolenziti, alterazioni dell’aspetto facciale e dolore di origine muscolare che si diffonde oltre il confine dei muscoli masticatori (sindrome del dolore miofasciale)

Ma perché accade tutto questo?

E’ stato dimostrato che alla base di questa problematica c’è un cattivo adattamento allo stress emotivo quotidiano che contribuisce all’eccitazione del sistema nervoso centrale.

Bruxismo ed Emozioni: qual è la relazione?

Il Sistema Limbico è il principale responsabile nell’adattamento delle emozioni.
Le informazioni che arrivano a questo livello vengono gestite ed elaborate da queste strutture nervose che in un secondo momento danno una risposta attraverso quello che alcuni studi definiscono  sistema motorio emotivo.

Questo sistema fa riferimento ad una combinazione simultanea di risposte del sistema limbico associate ad emozioni specifiche, che contribuisce ad una reazione motoria e nello specifico quella dei muscoli masticatori.
Inoltre se lo stress contribuisce alla tensione muscolare inducendo dolore, il dolore diventa  un ulteriore fattore di stress fisico ed emotivo.

Se la problematica si protrae nel tempo, il sistema limbico può influenzare l’attività dei sistemi autonomi, endocrino, somatico, nocicettivo e immunitario con conseguenze sullo stato di salute della persona.

Lo stress attiva l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) che ha un ruolo nella regolazione della risposta neuroendocrina. Lo stress cronico provoca uno squilibrio dei livelli di cortisolo, ormone della crescita (la cui mancanza può manifestarsi come affaticamento e debolezza muscolare), testosterone, epinefrina e noradrenalina, tutte sostanze che modulando l’esperienza del dolore.

I disturbi miofasciali che ne conseguono, sono la causa principale di cefalea cronica e dolore al collo.

L’osteopatia come possibile soluzione

Diversi studi scientifici hanno dimostrato come un lavoro sul sistema cranio-sacrale, come quello praticato dall’osteopata attraverso tecniche manuali, possa ridurre l’eccitazione del sistema nervoso regolando i ritmi biologici del corpo. Questa metodologia migliora la funzione del corpo e influenza l’autoregolazione rilassando le strutture fisiche e mentali. L’obiettivo è quello di ripristinare l’equilibrio del corpo.

Tutto questo porta a cambiamenti nei processi sensoriali, motori, cognitivi ed emotivi nel sistema nervoso.

Tipica è una riduzione immediata del tono muscolare e un aumento della risposta del sistema nervoso parasimpatico.

Le caratteristiche di questa terapia sono il sollievo dal dolore, un’esperienza di profondo rilassamento e rilascio, nonché una riduzione dell’ansia.

Un ruolo speciale è attribuito sia al sistema tattile della fibra C, fondamentale per la modulazione dolorosa e sia alla stimolazione del rilascio di endorfine e ossitocina, sostanze strettamente legate al benessere fisico e mentale.

Di conseguenza, anche la qualità della vita migliorano.

 

https://www.mdpi.com/1660-4601/18/15/7807

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33647398/

http://96.126.98.199/index.php/jct/article/view/861

 

⇒  Cos’è l’Osteopatia somato- emozionale?

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Marco Pirelli

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